ORPHAN OF FEMICIDE – INVISIBLE VICTIM

Il progetto “Orphan of Femicide Invisible Victim (Orfani di Femminicidio Vittime Invisibili)” promosso dalla
cooperativa Iside, attraverso la partecipazione al bando “A braccia aperte” dell’Impresa sociale Con i Bambini
nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa, è finalizzato a realizzare interventi integrati e
multidisciplinari in grado di prendere in carico tempestivamente e individualmente gli/le orfani di femminicidio e le
loro famiglie.
La progettualità si pone in un’ottica di protezione e tutela degli orfani di femminicidio attraverso una prospettiva
operativa verso gli stessi orfani e i loro caregiver con un’attenzione alla particolare condizione ed ai loro specifici
bisogni.
Il progetto, della durata di 48 mesi, interessa l’area del “Nord-Est” opera in 5 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino Alto Adige, e Veneto) attraverso il coinvolgimento di 18 partner distribuiti su 6 regioni (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino Alto Adige, e Veneto).
I dati raccolti dall’Eures mettono in evidenza 159 minori rimasti orfani a seguito di 97 casi di femminicidi compiuti
nelle regioni interessate dal progetto dal 2009 fino al 2021.
L’obiettivo comune è quello di promuovere lo sviluppo di pratiche e saperi efficaci nella presa in carico degli orfani e delle famiglie per non lasciarli più nella condizione di invisibilità, bensì sostenuti da una comunità più accogliente e responsabilizzata.
Gli interventi progettuali forniscono un sostegno mirato agli/alle orfani e alle loro famiglie in tutte le fasi, già a partire dai momenti immediatamente successivi all’evento traumatico, un supporto specializzato per la riparazione del trauma a medio e lungo termine, percorsi di accompagnamento per il reinserimento sociale e la piena autonomia professionale/lavorativa.
Tra le azioni progettuali, sono previsti percorsi di sostegno in ambito psico-sociale, psicologico, legale, educativo,
psicoterapico, formativo-professionale rivolte agli/alle orfani/e di età compresa tra 0 e 21 anni mentre alle famiglie
affidatarie/caregiver vengono offerte misure di accompagnamento e sostegno nella relazione con l’orfano/a e nella
gestione delle esigenze materiali.
Infine, il progetto prevede azioni di  capacity building, ossia di formazione e prevenzione al fine di costruire una rete di professionisti sempre più competenti
ed in particolare un coordinamento tra servizi pubblici e privati nell’obiettivo di intervenire in maniera condivisa, identificando buone prassi. L’auspicio è che si riescano a ridurre le terribili conseguenze che il femminicidio porta sui figli e sulle figlie della donna uccisa, sulla famiglia e in generale sulla comunità.